Vi siete mai accorti che nel logo delle box dei set degli anni ’60 c’è un secondo logo composto da strisce colorate? Nel corso del tempo, infatti, sappiamo che il logo LEGO® è cambiato più volte e che nel 1963 inizia ad assumere la forma che conosciamo oggi. Sappiamo inoltre che tutte le box anni ’60 dei set oltre ad avere il logo quadrato LEGO hanno pure un arcobaleno cromatico composto da strisce colorate Giallo, Rosso, Blu, Bianco, Nero. Questo “secondo” logo accompagnerà il logo primario fino intorno al 1973 quando venne poi dissociato dal logo ufficiale anche se comunque continuò ad essere singolarmente utilizzato.
Molto si è detto di questi colori ma principalmente vengono associati ai primi colori utilizzati nei set LEGO, sbagliando. Non vi nascondo che anche io cadevo nello stesso errore e nel scrivervi questo articolo sto scoprendo con voi un’altra storia. Sappiamo che fin dal 1949 e dagli “Automatic Building Bricks” la palette cromatica era ben più ampia di questo ventaglio cromatico. Vero fu che con il tempo questa ampia cromaticità diminuì ma non possiamo ricondurre a questa circostanza questo “secondo” logo.
Non erano nemmeno gli unici colori in produzione nel 1958 (anno del brevetto) perché non solo in quell’anno i colori erano ben più di questi 5 colori ma anche perché sostanzialmente il nero non era in produzione. A questo punto si può ipotizzare (ma va preso con le pinze come fa lo stesso Francesco Spreafico di Oldbricks.it) che quei 5 colori sono i colori dei mattoncini in produzione proprio nel 1963, anno in cui fu introdotto questo “gemello” del logo LEGO. E questo perché, nonostante la difficoltà nell’inserimento temporale, il nero appare per la prima volta tra il 1960 e il 1963. Esattamente, come indica lo stesso Gary Istok, dovrebbe essere il 1961 l’anno dell’introduzione del nero nei set e questo perché appare per la prima volta, o meglio si vede chiaramente in un set presente in un catalogo del 1962.
Quindi basandosi su questi paletti possiamo concludere, in linea teorica, che la motivazione della scelta nell’utilizzare questi colori è riconducibile a quanto detto. Aggiungo di mio pensiero che il giallo (cadmio), il blu (ciano) e il rosso (magenta) insieme al nero e il bianco (che sono non-colori) sono la base di partenza, o meglio, costituiscono il set cromatico di base per la creazione di qualsiasi colore.
Per concludere:
Come dicevo questo “secondo” logo venne utilizzato fino al 1973 per poi essere messo da parte per un logo molto più simile a quello attuale. Però nonostante la scomparsa dell’accoppiamento con il logo LEGO non scomparse, nel tempo, il suo utilizzo perché difatti per diversi anni si poté trovare su diverso materiale pubblicitario e cataloghi. Addirittura in alcuni elementi, come una bandiera apparsa in alcuni set tra il 1985 e il 1991 o in diversi pezzi degli aeroporti tra il 1985 e il 1990. Oggi ancora sporadicamente appare questa banda di strisce (come il gadget omaggio per i dipendenti LEGO® del 2016) ma oramai è considerato un dettaglio vintage.
Nonostante abbia riproposto altro pensiero voglio unirmi con Francesco nel ricordarvi che quanto sopra descritto sia solamente una ipotesi più o meno verosimile che trova riscontro in alcuni dettagli precisi.
Fonte:
Francesco Spreafico, Itlug ambassador, Storico LEGO® e autore di Oldbricks.it
Ulteriori approfondimenti:
https://www.oldbricks.it/2017/01/cinque-colori-classici-lego/
Fonte foto:
https://www.oldbricks.it/2017/01/cinque-colori-classici-lego/
https://www.bricklink.com/v2/catalog/catalogitem.page?P=6396stk01#T=C&C=0
https://www.bricklink.com/v2/catalog/catalogitem.page?P=3596pb08#T=C&C=1
https://www.bricklink.com/v2/catalog/catalogitem.page?P=973p16#T=C&C=1
https://www.bricklink.com/catalogItemIn.asp?P=3596p01&in=S