Nelle nostre avventure cittadine spesso i veicoli trasportavano qualcosa, ma oltre arrivare via aerea alcune merci nel 1991 finalmente arrivarono via mare, grazie al set 6541 “Intercoastal Seaport”.
Finalmente era nato un set portuale (in quell’anno ne verranno rilasciati altri)!
Composto da 524 pezzi era un set medio grosso caratterizzato da una base 16×16 rialzata che faceva da banchina portuale. Si comincia a realizzare il porto proprio da quelle, una con la rampa di accesso e le altre rialzate, si prosegue con una piccola banchina con tanto di faro e pescatore intento a passare il pomeriggio tra una barca che arriva e un camion che parte.
Il set è comunemente chiamato “quello con la gru gialla”, che spicca in diverse città ancora oggi, una gru a 4 piloni che permette all’operatore nella cabina di comando di caricare e scaricare, attraverso un ingegnoso sistema, direttamente dalla nave su i vari camion pronti a partire.
In questo set il camion era uno solo, blu e bianco, ma era molto facile costruire con altri pezzi mezzi adibiti al carico container. I container che arrivavano via nave ero solo due, uno conteneva un piccolo trattore e uno una moto rossa, ma si potevano realizzare svariati container anche solo con dei mattoncini assemblati tra di loro.
La nave container era di media stazza, di colore blu confondo rosso, dotata di un piccolo braccio gru e un discreto piano di carico, ma non esagerato (ho sempre sognato di allungarla un pochino per poter caricare di più…).
Ad aiutare lo scarico dei container, un mozzo dotato di salvagente, e, a ordinare il tutto dalla postazione di comando della nave, una minifig ammiraglio caratterizzata dall’ancora dorata sul torso, spesso confusa nelle ravanate con qualche poliziotto…
Come in altri set, anche qui si trovava il foglietto degli adesivi per decorare al meglio tutta la struttura, come il nome della barca “Diana”, il nome della gru “Viking”, il numero della banchina e altri piccoli particolari che permettevano alle nostre avventure di dare un tocco in più, anche un occhio alla sicurezza, grazie agli adesivi di segnalazione rossi e bianchi dei piloni della gru.
Era un set molto desiderato, perché nei cataloghi faceva una bellissima figura nelle foto di contorno, tutti sognavano di avere un porto enorme; ma sfortunatamente, per poterlo ingrandire, bisognava per forza comprare i set completi, perché non si trovavano le basi di banchina da prendere separate, e quindi ci si arrangiava come si poteva.
Questo, forse, è l’unico neo che aveva questo tipo di set, per il resto era solo un set con punti positivi, che dava finalmente alle nostre città la possibilità di allacciare rapporti via mare.
Merce che va merce che viene
