Nome del progetto: Mountain Refuge
Builder: LordDarthSilverWolf (Angelo SilverWolf Favretti)
Link al progetto: https://ideas.lego.com/projects/20942c4a-bdfc-4617-bc54-7c3d1130df7f
Finite le feste, torniamo con la nostra consueta rubrica.
Mentre Lego sembra voler assegnare il titolo di “Modulare più brutto dell’anno” a certe proposte approvate sulla piattaforma Ideas, noi, senza andare troppo lontani, preferiamo restarcene “a casa” e continuare a scavare nel “nostro”.
Siamo, quindi, 2 volte in casa, perchè parliamo ancora una volta di un italiano e di un briackpatico, ovvero, di Angelo “SilverWolf” Favretti, e della sua ultima(?) fatica, il “Rifugio di Montagna”.
Il buon Angelo ha deciso di deliziarci con questo lavoro che sono sicuro saprà catturare l’attenzione anche di chi non è amante del genere, e in questo mio articolo, cercherò di spiegarvi il perchè.
Partiamo coi numeretti, perchè ci interessano anche quelli: 1771 bricks circa costruiti su 4 plate 16X16; non male, direi, non male davvero!
Il progetto ci “racconta” di un classico rifugio montano, con le classiche colorazioni tipiche del legno. La cosa che mi ha colpito, almeno di primo acchito, è come il nostro Angelo ha saputo riprodurre fedelmente le assi in legno che formano il tetto del rifugio; la dovizia nella scelta dei pezzi giusti per cercare di ricreare un tetto consunto dalle intemperie è il magnifico risultato che tutti possiamo osservare.
Dalla scheda tecnica, si legge che Angelo per la costruzione ha utilizzato anche la tecnica di SNOT – altro punto a suo favore, per quanto mi riguarda – affiancata a quella classica. Posso immaginare che tale “mix” sia stato utilizzato per ricreare i tipici tronchi i legno che compongono le pareti perimetrali di una classica baita di montagna. L’effetto finale direi che ripaga degli sforzi ed è, lasciatemelo dire, appagante sotto ogni punto di vista!
Non ha mancato, inoltre, di aggiungere particolari necessari al suo progetto, come le classiche fioriere poste sul davanzale delle finestre, che, nel complesso, sono perfettamente in linea con il tema.
L’interno del rifugio è anche questo perfettamente in linea con l’idea originale; poco arredamento, quello giusto, che si conface ad un tipico alloggio temporaneo. Avrei voluto giusto uno spazietto per una brandina, ma anche così non guasta! D’altronde, parliamo sempre e comunque di una sistemazione temporanea, per cui…
Torniamo all’esterno, perché anche qui c’è molto da dire. L’autore, non contento dell’opera principale, ha pensato bene di “incastonarla” in un tipico paesaggio montano, con tanto di “accenno” di ruscello nella parte posteriore del rifugio. Gradevole ed efficace il modo in cui ha riprodotto le rocce del costone, e di grande effetto l’aggiunta delle radici degli alberi tagliati utilizzati per la costruzione del rifugio posti sul lato dell’abitazione principale.
E per finire, un bel vialetto di roccia per l’accesso al rifugio, sul cui lato sinistro Angelo ha inserito un muretto di recinzione in pietra – nemmeno a dirlo – in perfetto stile con il progetto.
Cosa dire di più..? E’ semplicemente perfetta! Rende benissimo l’idea della montagna, per chi la ama o per chi se la immagina! Uno scorcio montano trasportato in brick con una perfetta (Non maniacale) cura dei particolari che la possono rappresentare, e che le fanno valere il nostro
VOTO GLOBALE 10/10 (Ovvero, nonno di Heidi, Heidi, Peter, Nebbia e mezza Svizzera!)
P.S.: Secondo me, è una classica MOC “4 Stagioni”; in un contesto normale, può essere lasciata così, ma sotto le feste, con “l’aggiunta” di un pò di neve…