Vintage Bricks

Speciale “Islanders”

Buona sera amici di Vintage Bricks, questa sera scendiamo dalla nave e parliamo di Islanders.
“Islanders???? E MO, CHI SONO QUESTI? Una squadra di calcio americana? Sono la nazionale islandese di curling???”
No amici miei. Niente di tutto ciò. Gli Islanders sono una tribù selvaggia, con cui i nostri conquistadores e alcuni pirati hanno avuto a che fare. Ricordiamoci che stiamo sempre parlando di LEGO®.
Ma facciamo un passo indietro.
Gli Islanders, come richiama il nome, sono una tribù che viveva (probabilmente, visto gli sviluppi del mondo System) in quella zona caraibica (Foto 1) che oggi corrisponde al Centro America. Per capirci, le isole dalla Jamaica fino a Trinidad & Tobago, passando per St.Lucia, le Barbados, la Martinica, Guadalupe, Portorico, e via dicendo.
Una mondo fatto di coste, isolette, vulcani. Di paludi e di foreste pluviali. Di venti e tempeste tropicali. Un mondo selvaggio ma rigoglioso, con una flora ben sviluppata (liane, felci, cactus, bambù,mangrovie, etc) e con altrettante specie ittiche e di uccelli. Come appunto pappagalli. Un mondo rigoglioso, che ha permesso lo sviluppo economico e sociale del posto. Prima e dopo la colonizzazione.
Popoli che erano soliti pitturarsi il corpo e tatuarsi il volto. Per difendersi dagli insetti, ma più che altro con connotazioni sociali. Tutti questi elementi comuni, possono aiutarci a posizionarli in un contesto storico ben preciso e in una posizione geografica altrettanto identificabile.
Gli Islanders Lego sono una tribù di abili pescatori, cacciatori, marinai. Capaci di costruire con le risorse del posto, veloci e agili canoe o catamarani a vela. Una tribù pagana, votata al dio King Kahuka (Foto 3), e, probabilmente pure cannibale. Ma di questo, non abbiamo certezza. Sappiamo che i colonizzatori hanno avuto a che fare con loro, e non sempre hanno avuto la meglio (Foto 2).
Nel mondo System, vengono considerati una costola della dimensione pirata, e fanno parte di un unica buttata. Il mondo pirati sappiamo avere inizio nel 1989, con il Black Seas Barracuda (6285) e la Caribbean Clipper (6274).
Chissà dove era diretta quest’ultima nave…
Poi arriva il 1992, con alcuni set storici come la Imperial Flagship (6271) e l’Imperial Trading Post (6277). il 1993 con altre due imbarcazioni famose e infine il 1994, con la novità Islanders.
Scopriremo una realtà nuova, fatta solo marginalmente di pirati. Ma che tuttavia ha lasciato un segno indelebile nella cultura System del genere.

1994: Islanders: sono sei set usciti a tema. 5 di loro li considero piccoli (in termini di pezzi) ed uno medio. Ma per gli amanti del genere, sono chicche a cui non si dovrebbe rinunciare.
Non possiamo parlare di tutti e sei, ovviamente, e quindi li analizzeremo in maniera generica.

6236-1 (Inv) King Kahuka
41 Parts, 1 Minifig, 1994
Catalog: Sets: Pirates: Pirates I: Islanders
6246-1 (Inv) Crocodile Cage
49 Parts, 2 Minifigs, 1994
Catalog: Sets: Pirates: Pirates I: Islanders
6256-1 (Inv) Islander Catamaran
53 Parts, 2 Minifigs, 1994
Catalog: Sets: Pirates: Pirates I: Islanders
6262-1 (Inv) King Kahuka’s Throne
124 Parts, 5 Minifigs, 1994
Catalog: Sets: Pirates: Pirates I: Islanders
6264-1 (Inv) Forbidden Cove
196 Parts, 4 Minifigs, 1994
Catalog: Sets: Pirates: Pirates I: Islanders
6278-1 (Inv) Enchanted Island
395 Parts, 7 Minifigs, 1994
Catalog: Sets: Pirates: Pirates I: Islanders

(Nel 2001, uscirà una riedizione di quest’ultimo set.)
Gli elementi che più caratterizzano questi set, sono giustamente le tre minifigures.
Il King Kahuka (pi068) la femmina (pi066) e il maschio (pi070). Queste sono diciamo le tre versioni principali. Possiamo per esempio trovare la donna con e senza faretra, l’uomo con e senza faretra e il King con e senza il distintivo copricapo rosso.
Queste minifigure rappresentano uomini nudi, col volto dipinto, con foglie a coprire le parti intime, decorazioni floreali al collo. Tipiche pettinature addornate con piume oppure con corna d’osso. Insomma, proprio come ce le hanno sempre presentate nei documentari…
E’ appunto qua che Lego presenta questi nuovi dettagli, che verranno poi riutilizzati anche in altri set, più recenti.
Viene utilizzata per la prima volta la canoa (6021) con i suoi quattro adesivi. Tantissimo verde viene utilizzato in questi set: piante, foglie, liane, palme e coccodrilli fanno da padrone.
Essendo set mai più condivisi, gli elementi caratteristici che li compongono, non si troveranno da altre parti.. Gli scudi decorati, la vela del catamarano, e persino le basi dell’Enchanted Island (2359px3 e 6024px2 ) nascono e muoiono li.
Anzi ad essere pignoli, la base con canyon verrà utilizzata solo un altra volta, in un set sempre della linea System pirati. Le armi invece sono le stesse viste, per esempio, nei castelli. Archi, frecce, faretre. Del resto una tribù come quella mica poteva utilizzare un cannone antiaereo Flak da 88mm. per andare a caccia di uccelli o piccoli animali… Eh!!!
Palafitte, ponti sospesi e costruzioni in pietra caratterizzano gli elementi architettonici dei set. Oltre ovviamente alle statue del Dio, utilizzate probabilmente come luogo di culto..

Mercato:
Non c’è molto da dire. Non ci sono pezzi esageratamente rari, o impossibili da reperire. Gli stessi set, pur essendo apparsi in commercio 24 anni fa, non sono di difficile reperibilità.
Bisogna però sottolineare come la riedizione del set 6278 (nel 2001 dicevamo è stato ripresentato come 6292) abbia demolito il valore di quegli elementi unici sopracitati. L’isola incantata è infatti il set più rappresentativo della linea, e contiene al suo interno tutto quello che si era visto negli altri cinque set.
Questo cosa significa?
Una accurata ricerca sul solito Bricklink, mostra come tutte le componenti si possano reperire abbastanza facilmente. Le minifigure si trovano anche a 2 euro. Con 30 euro si prendono le due basi e con qualche euro (addirittura) si prendono le tre vele diverse. Sarebbe stato diverso se sul mercato, non avessero messo il rebrick. Teniamo in considerazione come, anche nel mondo Lego, più tempo si va indietro, più una cosa sia difficile da reperire. Inoltre, solo pochi hanno avuto la lungimiranza di investire nei mattoni (ah aha ah ah) quaranta anni fa. Mentre al giorno d’oggi è molto più facile trovare persone che acquistano più copie dello stesso set, per aspettare che escano di produzione, e acquistino valore. Internet e Facebook hanno rappresentato la svolta per quanto riguarda questo tipo di investimento. Inoltre una volta, difficilmente sapevi cosa Lego avrebbe prodotto l’anno o gli anni successivi; adesso l’informazione viaggia avanti anni luce.
Sarebbe invece impossibile, avere la certezza che, ogni singola parte del nostro set non provenga infatti da quello uscito più recentemente. Salvo concentrarsi sui set sigillati. Anche in questo caso (ammesso che si trovino) le cifre da sborsare sono in tripla cifra. Ma se si chude un occhio sulla datazione di ogni brick, aggiungere questi set alla propria collezione, non è cosa impossibile. Basta avere pazienza, e… Qualche euro da spenderci.

Opinione personale.

Li trovo carini. Tutti quanti. Certo, non sconvolgono la mia vita, come altri set del mondo system pirati, ma non sono neanche osceni come il panino alla mortadella neroverde. Particolari, quello si. Il particolare è appunto……particolare, ma sapete cosa si dice del classico vero?

Arrivederci al prossimo articolo sul mondo pirata.

Fonte informazioni:
https://it.wikipedia.org/wiki/Caribe