Costruire in scala micro è una scelta che ci consente di riprodurre modelli molto piccoli di ciò che nella realtà è naturalmente gigantesco. Come detto e’ una scelta ma anche una grossa opportunità.
Pensando ad un modello in microscala, come più volte ricordato, la mente ci propone subito l’immagine di uno skyline, un architecture, una microcity, un micro-veicolo ecc. … trascurandone però le potenzialità e le possibili implicazioni legate alla organizzazione degli spazi “interni”.
Nonostante le ridottissime dimensioni, un edificio in microscala può infatti celare interni molto interessanti.
I classici set in scala minifigure sono naturalmente provvisti di elementi definitivi ovvero destinati a rappresentare ciò che sono nella realtà.
Nel microscala viceversa non esistono, salvo rarissime eccezioni, elementi definitivi … eccoci quindi a dover impiegare al massimo tutta la nostra creatività e la nostra immaginazione.
A condizione di tenere sempre a mente i due cardini della tecnica (scala e colpo d’occhio), qui viene il difficile o, se volte, inizia il divertimento.
In basso alcuni render di un loft che mi sono divertito a riprodurre con Stud.io.
L’esterno volutamente minimal presenta alcuni headlight utilizzati per le finestre ed un brick 1×1 poggiato su un jumper (così da creare una piccola rientranza) come portoncino d’ingresso.
Nel suo piccolo questo appartamento offre le sue comodità:
- letto (plate, tile, slope)
- divano (plate, tile)
- tavolo con 3 sedute (plate, jumper, plate round)
- tv led (tile)
- lampade (brick round, tile round)
- clima (tile grille)
- quadri e piante (tile decorated)