Pillole di Lego

Chi ha copiato chi?

Pillole di Lego

28 gennaio 1958, 60 anni dal brevetto che rese famosi in tutto il mondo i mattoncini LEGO. Ma vi siete mai chiesti da dove venne l’idea originale di Ole Kirk del sistema di montaggio LEGO? Ebbene la storia non sarà facile da digerire per i più ma premetto che con tutto il mio cuore questo non vuole essere un attacco polemico contro i LEGO. Con l’avvento delle prime forme di plastica moderna (mi piace ricordare che uno dei pionieri della plastica fu un chimico italiano ovvero Giulio Natta inventore della plastica PP) LEGO cominciò a testare e produrre giocattoli in plastica contemporaneamente a quelli in legno.
Nel 1932, però, fu fondato a Purley in Inghilterra da Hilary “Harry” Fisher Page (pioniere nell’uso della plastica per la realizzazione di giocattoli) la società Kiddicraft e nel 1939 si dedicò al brevetto dei “Toy building blocks” ovvero giocattoli in plastica a sistema di montaggio ad incastro basato sul sistema di montaggio del classico gioco di quel periodo ovvero blocchi in legno. Il brevetto esclusivamente britannico arrivò nel 1947 per i bricks ssusseguito da quello per i side slide (una sorta di slope) nel 1949 e da quello per le baseplate nel 1952. Page introdusse nel suo sistema la tecnica degli studs. Ricordo che gli studs non erano una novità perché un’altra società inglese, ovvero la Premo Rubber Comnpany (costola della I.T.S. Rubber Company) fondata da Arnold Levy nel 1919 creò il sistema Minibrix su (presumibilmente) idea della americana Erector Company nei primi anni ’30 e del sistema “Build-o-Brick” della Rubber Interlocking Brick in Pennsylvania che utilizzavano già il sistema di studs. Page rivoluzionò e migliorò questo tipo di sistema di montaggio.
Il destino dei Kiddicraft fu legato indissolubilmente a LEGO. Difatti nel 1947 LEGO divenne la prima società danese a possedere una macchina per lo stampaggio ad iniezione della plastica. Erano anni bui per LEGO perché ne i propri giocattoli in legno ne quelli in plastica e i primi tipi di costruzioni avevano successo. Ma LEGO ebbe il colpo di fortuna. Il fornitore britannico che mostrò ad Ole Kirk il funzionamento della macchina a stampaggio ad iniezione lo mostrò proprio tramite lo stampo Kiddecraft correlato di disegni e campioni. Cosi avvenne la svolta e dal mattoncino Kiddecraft nacque il sistema di montaggio “Automatic Binding Bricks”. Nel 1949 fu commercializzato il primo set di questo mattoncino che fu il precursore di quello attuale (era vuoto per cui si fletteva facilmente e mancava di alcuni incastri). Nel contempo altre società europee (come la norvegese PRIMA o la svedese GEAS) crearono la loro versione del giocattolo da montare chiamato “Automatic Binding Bricks” una sorta di copia LEGO. Comunque sia Page non venne mai a conoscenza di questa cosa prima della sua morte avvenuta nel 1957 e sua figlia dichiarò di essere sollevata da questa fatto. Infatti fino al 1957 i mattoncini LEGO furono venduti solo in Danimarca. Alla fine degli anni ’50 LEGO prese contatto con Kiddicraft per chiedere se aveva nulla in contrario rispetto al loro gioco ma ricevette gli auguri da parte di Kiddicraft perché gli stessi non ebbero mai un grosso successo in inghilterra e ci furono continui contatti, il resto conosciamo come andò. Nel corso degli anni la Kiddicraft cambiò più volte proprietà fino ad arrivare alla Fischer Price e nel 1981 LEGO acquisì definitivamente i diritti su Kiddicraft. Più tardi iniziò la causa contro Tyco (ovvero società americana inglobata dal 1997 da Mattel, che nei primi anni ’90 copiò alcuni elementi del sistema LEGO) e la più nota Megabloks. Ricordo che il brevetto esclusivo sul sistema LEGO scadde poi nel 1983 (da li la valanga di società che hanno creato la loro versione di mattoncini). Quindi un idea apparentemente originale fu un mix di idee già alla lunga presente nel pre-guerra e nel dopo guerra. Fu una vera e propria manna dal cielo per LEGO e onore fu di aver migliorato (ovviamente di molto) il sistema Kiddicraft e fatto conoscere al mondo intero questo splendido giocattolo.

Fonti e ulteriori approfondimenti:
https://it.wikipedia.org/wiki/LEGO

https://en.wikipedia.org/wiki/Kiddicraft

https://en.wikipedia.org/wiki/Tyco_Toys

https://en.wikipedia.org/wiki/Minibrix

https://itlug.org/2013/10/che-ti-succede-lego/

http://www.portaportese.it/b…/limportanza-di-chiamarsi-lego/

https://books.google.it/books…

https://www.eurobricks.com/forum/index.php…

http://www.cremonabricks.it/lego.php
http://lego.wikia.com/wiki/Automatic_Binding_Brick

Fonte foto:
http://www.minibrix.com/history.html

http://www.brickfetish.com/timeline/1947.html

http://henryaquino.com/building-a-playful-brand-brick-by-b…/